COMUNICATO STAMPA UFFICIALE
Data di pubblicazione: 21/02/2025
Data di Modifica: 26/02/2025
Recentemente, alcune associazioni di categoria hanno condiviso una lettera in cui sostengono che il nostro Filtro ProOzone sarebbe illegale, dannoso per l’ambiente e potenzialmente insicuro per gli utenti.
Dalla lettura della lettera emerge che non hanno verificato adeguatamente le leggi e normative da loro citate. Inoltre, dimostrano di non conoscere il funzionamento di una stufa a pellet e si sono presi la libertà di infamare e accusare la nostra azienda senza prima verificare i fatti.
Di seguito rispondiamo, punto per punto, alle accuse mosse nei nostri confronti.
Accusa n.1: La certificazione non è sufficiente per derogare alle norme di legge
È evidente che il riferimento normativo utilizzato nell’accusa sia il DPR 412/93. Tuttavia, chi ha formulato l’accusa non ha considerato l’articolo 1, comma 1, lettera f del medesimo decreto, che recita testualmente:
"Ai fini dell'applicazione del presente regolamento si intende:
- f) per 'impianto termico', un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione degli ambienti [...]. Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti [...]."
Ad oggi, questa disposizione non è mai stata modificata né abrogata. Pertanto, il DPR 412/93 non si applica all’evacuazione dei fumi di una stufa a pellet, in quanto essa è esplicitamente esclusa dall’art. 1, comma 1, lettera f dello stesso decreto.
Accusa n.2: La responsabilità dell’impresa nell’installazione degli impianti
Come avviene per qualsiasi altro impianto installato in Italia o nel mondo, l’installatore si assume la responsabilità dell’intervento effettuato. Le prove di verifica sono state regolarmente eseguite. A seguito di ciò, la nostra azienda ha rilasciato una relazione tecnica che attesta e dimostra l’efficacia dell’installazione, conforme alle norme tecniche vigenti.
Restiamo in attesa di una relazione tecnica ufficiale da parte di chi ci ha accusato, al fine di confrontare dati e metodologie.
Accusa n.3/8: La classificazione delle prestazioni ambientali del generatore è di esclusiva competenza del costruttore
Non abbiamo mai affermato che l’applicazione del filtro modifichi la certificazione della stufa. Una stufa certificata 3 stelle rimane tale.
Tuttavia, il punto fondamentale è un altro: se i fumi evacuati dalla stufa a pellet 3 stelle vengono trattati con il nostro filtro, si ottiene un livello di emissioni superiore a 5 stelle in termini di abbattimento di PM10, COT e altre sostanze nocive. Questo è un dato tecnico inconfutabile.

Graf.1 Rendimento di Filtraggio Filtro ProOzone
Guardiamo insieme la prova fumi effettuata su una stufa a 3 stelle in assenza del Filtro ProOzone (colonna nera): le emissioni sono impressionanti. Successivamente, analizziamo i valori dopo il trattamento con il Filtro ProOzone (colonna verde): sembra che i dati parlino da sé.
Si osserva un calo drastico di CO, PP, COT e NOx.
Ciò non cambia la certificazione della stufa, ma migliora significativamente l’impatto ambientale.
Il test sulle emissioni è stato eseguito seguendo il metodo di riferimento EN 14785:2006 e CEN/TS 15883:2009.
(Puoi consultare i dati certificati cliccando sul seguente link: rapporto_di_prova_20247166)
Accusa n.4: Le norme tecniche UNI e CEI non modificano la legge, ma ne permettono l’applicazione
Come già chiarito nella risposta all’accusa n.1, il DPR 412/93 non si applica alle stufe a pellet, poiché esse non rientrano nella definizione di impianto termico.
Inoltre, la UNI 10683 è una norma tecnica volontaria e non è mai stata richiamata da alcuna norma legislativa vigente. Questa norma, pur fornendo indicazioni tecniche di installazione, non ha valore di legge.
La UNI 10683 prevede diversi requisiti per garantire una corretta installazione, e noi rispettiamo tutti i punti fondamentali, ad eccezione dell’obbligo di scarico sul tetto. Il nostro sistema utilizza un’uscita a filtro, che è un’innovazione tecnologica alternativa alla canna fumaria tradizionale.
Se ritenete che questa configurazione sia vietata, indicateci la legge che proibisce l’uscita a filtro.
Accusa n.5: Il divieto di scarico a parete per i generatori a biomassa è stabilito dal DPR 412/93
Il DPR 412/93 prevede deroghe per i generatori a gas, ma non per quelli a biomassa. Tuttavia, come già dimostrato, le stufe a pellet non rientrano nella definizione di impianto termico (art. 1, comma 1, lettera f).
Pertanto, il DPR 412/93 non può essere applicato all’evacuazione fumi delle stufe a pellet, come già chiarito nella nostra risposta all’accusa n.1.
Accusa n.6: Percorso canale da fumi in contropendenza

Sch.1 funzionamento di una stufa a pellet
Il filtro ProOzone è progettato esclusivamente per impianti a pellet con estrazione forzata dei fumi. Non è corretto confondere le stufe a pellet con quelle a legna, poiché le prime non necessitano di tiraggio naturale, mentre le seconde sì.
Osservando lo schema interno di una stufa a pellet, si nota che il giro fumi include già un tratto in contropendenza, che non è mai stato considerato pericoloso. L’estrattore dei fumi spinge i gas combusti verso l’uscita, per cui qualsiasi tratto in contropendenza viene superato senza problemi.
Inoltre, le stufe a pellet sono dotate di sistemi di sicurezza avanzati, tra cui il debimetro, un sensore che misura la pressione nel canale fumi. Se la pressione risulta insufficiente, il sistema blocca automaticamente l’alimentazione del pellet e avvia lo spegnimento della stufa.
Accusa n.7: Tiraggio
In caso di blackout, la stufa a pellet NON riesce a espellere i fumi, nemmeno con una canna fumaria sul tetto. Questo perché l’estrattore è spento e il flusso di fumi è ostacolato dal percorso interno della stufa.
Anche una canna fumaria perfettamente pulita non risolve il problema senza estrazione forzata.
Chi pensa che una canna fumaria sia sufficiente a garantire la sicurezza in caso di blackout si sbaglia di grosso.
Accusa n.8: Certificazione Ambientale
Il filtro migliora il livello di emissioni, ma non modifica la certificazione ambientale della stufa.
Accusa n.9: Aumento del rendimento del generatore
Il filtro NON influisce sul rendimento del generatore. Esso riduce le emissioni senza consumare energia elettrica e senza compromettere le prestazioni della stufa.
Accusa n.10: Analisi dei rischi in caso di malfunzionamento
Le stufe a pellet sono già dotate di sistemi di sicurezza avanzati, come il debimetro, che interrompe automaticamente l’alimentazione del pellet in caso di problemi nel canale fumi.
Pertanto, il rischio di malfunzionamento è già controllato e mitigato dalla tecnologia della stufa stessa.
Accusa n.11: Inquinamento suolo e acqua
Le analisi interne effettuate sulla campionatura dell’acqua di scarico del filtro dimostrano che essa contiene sali minerali e microelementi benefici per il suolo, con un pH > 8. Questa acqua può essere utilizzata come fertilizzante biologico per le piante.
A differenza di chi ci ha accusato senza presentare alcuna prova concreta, noi abbiamo già sottoposto la campionatura a un laboratorio indipendente per effettuare nuove analisi chimiche.
Vi aggiorneremo non appena avremo i risultati ufficiali.
Conclusione
Abbiamo risposto punto per punto con dati tecnici e normativi. Aspettiamo ora che chi ci ha accusato presenti prove concrete e una relazione tecnica ufficiale a supporto delle loro affermazioni.
Siamo sempre disponibili a un confronto aperto e costruttivo, ma è fondamentale presentare prove concrete a supporto di ciò che si afferma.
Stiamo già intraprendendo azioni legali contro qualsiasi diffamazione nei nostri confronti.
Cordialmente,
iltecnico2424 srl
Per ulteriori informazioni e contatti:
Sito web: www.iltecnico2424.it
Email: info@iltecnico2424.it
Telefono: 0541 1726397